«La sfida di ridefinire scientificamente il concetto di qualità del latte è aperta e merita tutto il nostro impegno». A sottolinearlo è il professor Lorenzo Morelli, Ordinario di Microbiologia all’Università Cattolica di Cremona e presidente di Ircaf, l’Invernizzi Reference Center on Agri-food. Questo centro di riferimento scientifico in ambito lattiero-caseario sta infatti coordinando quattro gruppi di ricerca che lavorano ad altrettante Systematic review che mirano a inquadrare i diversi aspetti della qualità di un alimento fondamentale quale è il latte.
Come ci spiega il professor Morelli, proprio un mutamento da parte del consumatore del concetto di qualità è alla base del trend di discesa dei consumi di latte in atto negli ultimi anni. «Ma è un fenomeno che va approfondito e meglio compreso, per questo Ircaf ha lanciato un programma di ricerca e analisi».
Nel dettaglio, si tratta di realizzare quattro studi che, da altrettante angolazioni scientifiche, contribuiscano a definire il concetto di qualità del latte alimentare. A realizzare questa impresa saranno diversi gruppi di ricerca: quello guidato dal professor Paolo Ajmone Marsan, Ordinario di Miglioramento genetico animale all’Università Cattolica, il gruppo di Psicologia dei consumi condotto dal professor Claudio A. Bosio (Ircaf), quello in Economia sotto la guida del professor Vitaliano Fiorillo dell’Università Bocconi e il gruppo del professor Claudio Bandi, Ordinario di Microbiologia all’Università degli Studi di Milano.
Un approccio decisamente multidisciplinare. D’altro canto, la multidisciplinarità è nel Dna di Ircaf. Il Centro, nato nel 2020 grazie al supporto liberale della Fondazione Invernizzi, riunisce le competenze di tre atenei lombardi: l’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ospita il Centro presso il Campus di S. Monica a Cremona, l’Università Commerciale Luigi Bocconi, l’Università degli Studi di Milano.