Nell’ambito della tredicesima sessione del "Intergovernmental Technical Working Group on Animal Genetic Resources for Food and Agriculture” alla FAO sono stati presentati i primi risultati del progetto SCALA-MEDI. Un evento che ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti da oltre cinquanta paesi, generando un'accesa e vivace discussione sui risultati e le prospettive offerte dal progetto.
Protagonista l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, con il Dipartimento di Scienze animali, della nutrizione e degli alimenti (DiANA) capofila di un consorzio internazionale formato da cinque Università, sette Centri di ricerca, quattro Associazioni allevatori, una PMI e una Banca Genetica, con partner provenienti da cinque paesi: Italia e Francia in Europa, e Algeria, Marocco e Tunisia nel Nord Africa.
Valorizzare le razze locali per produzioni resilienti e sostenibili
SCALA-MEDI si propone di migliorare la sostenibilità e la qualità della produzione di ovini e polli nel bacino del Mediterraneo, valorizzando il potenziale adattativo delle razze locali. Attraverso analisi genetiche ed epigenetiche avanzate, il progetto punta a identificare i caratteri adattativi chiave delle razze ovine e avicole locali, sviluppare programmi di selezione di quei caratteri e promuovere la conservazione in situ della biodiversità genetica.
Le attività svolte finora includono la caratterizzazione genetica ed epigenetica delle razze locali di pecore e polli in Algeria, Tunisia, Marocco, Italia e Francia; l’identificazione di marcatori genetici associati all’adattamento a condizioni climatiche difficili, come alte temperature e carenze alimentari; lo sviluppo di tecnologie quali sensori innovativi per monitorare in tempo reale la salute e il benessere degli animali; la creazione di programmi di miglioramento genetico per razze locali, promuovendo produzioni a maggior resilienza e sostenibilità. Questi risultati offrono dunque soluzioni concrete per rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico, migliorando la sicurezza alimentare nella regione.
Ajmone Marsan: SCALA MEDI può diventare uno standard a livello globale
«Essere stati ospitati dalla FAO rappresenta un riconoscimento importante del valore di SCALA-MEDI come progetto innovativo e replicabile – sottolinea il professor Paolo Ajmone Marsan responsabile scientifico del progetto. La possibilità di presentare i nostri risultati a una platea internazionale ha permesso di proporre SCALA-MEDI come standard da seguire per lo sviluppo sostenibile degli allevamenti non solo nei paesi del Mediterraneo, ma anche in contesti globali. Il modello adottato – prosegue Ajmone Marsan – integra tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la genomica, con un approccio partecipativo che coinvolge associazioni allevatori, ricercatori ed economisti. Le collaborazioni avviate durante l’evento alla FAO e l’interesse dimostrato dai partecipanti ci spingono a lavorare per ampliare la rete di partner e ad adattare le metodologie sviluppate a nuovi contesti. SCALA-MEDI – conclude il professor Ajmone Marsan – dimostra che innovazione e tradizione possono coesistere, offrendo soluzioni concrete per un’agricoltura più sostenibile e resiliente».