Si chiama MIL-C, ovvero Milk International Library-Cremona e punta alla creazione di una biblioteca online in ambito lattiero-caseario. Presentato presso il Campus di Cremona dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è un progetto curato da IRCAF – Invernizzi Reference Center on Agri-Food – che grazie a un finanziamento di Fondazione Invernizzi porterà alla digitalizzazione di molti testi appartenenti al Fondo Bozzetti che proprio in questi giorni viene costituito presso la biblioteca dell’Ateneo cremonese.
«Grazie alla generosità di Vincenzo Bozzetti, la nostra Università si arricchisce di testi di grande valore storico, scientifico e tecnico. E tutto ciò non avviene casualmente a Cremona, che è punto di riferimento per la produzione e la trasformazione di questo alimento, recentemente definito dalla FAO come insostituibile per una “healthy diet» ha commentato il professor Lorenzo Morelli, Ordinario di Microbiologia e direttore del Comitato scientifico di IRCAF.
«Il futuro è tale se ha le radici nel passato. Il mondo lattiero-caseario non solo è estremamente complesso, e la ricerca scientifica e tecnologica risulta dunque centrale, ma ha anche una profondità plurisecolare, e i libri ne sono la testimonianza» ha sottolineato Giuseppe Bertoni, professore emerito e Presidente della Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi.
Il “Fondo Bozzetti”
Il corpo principale di questa raccolta è dunque costituito dai tanti libri collezionati da Vincenzo Bozzetti, consulente lattiero-caseario, giornalista e scrittore appassionato di latte e formaggi. E come è andata creandosi questa raccolta di libri è lo stesso Bozzetti a raccontarcelo.
«All’inizio degli Anni ‘90, lavoravo nel campo delle forniture di macchine e ingredienti per il settore lattiero-caseario e avendo tra i prodotti da commercializzare la chimosina da fermentazione, volli studiare la storia e l’evoluzione del caglio. Quindi approfondii il tema presso biblioteche, ma anche acquistando libri usati nei mercatini, un impegno che, tra l’altro, mi portò a pubblicare nel 1993 “Coagulando”, il mio primo libro».
I primi cento libri, ci spiega Bozzetti, erano di tecnologia, microbiologia ed enzimologia; poi arrivò l’economia, la storia e l’alimentazione. Rilevante fu l’acquisizione di parte del fondo del professor Paolo Renko, pioniere della microbiologia lattiero casearia, docente alla Scuola Casearia di Pandino e Segretario del Comitato Italiano della Federazione Internazionale del lattiero-caseario (FIL-IDF) dal 1973 al 1992.
Qual è la motivazione principale di tale donazione?
Sono convinto che l’ego del collezionista sia secondario all’universalismo culturale dell’Università, inoltre spero tanto nell’emulazione…
In totale quante sono le pubblicazioni donate a MIL-C?
Con precisione lo sapremo dopo la catalogazione. Approssimativamente si tratta di circa 1500 pubblicazioni, per una estensione in lunghezza di circa 15 metri.
Quali sono i libri più importanti?
L’importanza di un libro è spesso soggettiva. I tecnologi apprezzano i libri di Ghitti del 1960, altri preferiscono la microbiologia di Renko del 1939. L’appassionato di storia s’intenerisce con i dialoghi tra il malghese Scaltrito ed i messeri Avogadro e Maggio, scritti da Agostino Gallo a fine Cinquecento. Poi ci sono i classici di Besana, Fascetti, Parisi e i lavori più recenti di Bottazzi, Corradini, Resmini e Ottogalli. La collezione merita di certo l’aggettivo “internazionale” per la presenza di molti autori esteri, e di diverse pubblicazioni della FIL-IDF. Due titoli singolari: “Sul latte di elefante, di Anselmi e Calò, del 1949” e, “ Il Koumis - La birra di latte, di Tommasi, del 1877”.