Al via SHARE, un progetto che mette al centro la salute e la gestione sostenibile dei suoli

È partito ufficialmente, con un Launch Event presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore campus di Piacenza, il Living Lab SHARE, all’interno del progetto europeo LILAS4SOILS ( www.lilas4soils.eu ).
Durante la giornata si è discusso delle nuove normative europee sul carbon farming, delle modalità applicative che l’Italia sta impostando, dell’approccio Living Lab e delle modalità di monitoraggio e quantificazione degli assorbimenti di carbonio nei suoli.
Il dibattito è stato arricchito dalla tavola rotonda con gli stakeholder e dagli interventi del pubblico, che hanno messo in luce quanto sia fondamentale una stretta collaborazione tra agricoltori, ricerca e istituzione per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità e resilienza in agricoltura. 

Lo SHARE Innovation Lab nasce nell'ambito del progetto Horizon LILAS4Soils, ed è un'iniziativa transregionale nella Pianura Padana gestita dall'Università Cattolica del Sacro Cuore, dall'Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste della Lombardia (ERSAF) e da Confagricoltura Veneto. Il laboratorio affronta la sfida del degrado del suolo nei terreni coltivati in modo intensivo, introducendo pratiche di gestione sostenibile dell'agro-ecosistema e monitorando e verificando il loro impatto sulla salute del suolo e sul sequestro del carbonio, in linea con la Soil Mission dell'Unione europea.  
Il progetto – in ottica Living Lab – coinvolge agricoltori, ricercatori e stakeholder impegnati nell'agricoltura conservativa e nel carbon farming. 
Un ringraziamento a tutto il panel del Launch Event: dal moderatore Vincenzo Tabaglio (Università Cattolica del Sacro Cuore) ai relatori Sonia Pietosi (EIT Food), Valeria Forlin, Emmanuel Petel e Leonhard Maier (European Commission - DG-AGRI), Maria Fantappiè (CREA Ricerca), Andrea Fiorini e Andrea Ferrarini (Università Cattolica del Sacro Cuore), Marco Acutis (Università degli Studi di Milano), Pietro Iavazzo (ERSAF Lombardia), Anna Trettenero (Confagricoltura) e Paolo Manfredi (Confindustria).

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